Smart Working: una nuova opportunità di lavoro per aziende e dipendenti

Smart Working: una nuova opportunità di lavoro per aziende e dipendenti

Uomo al lavoro in Smart Working da casa

E’ passato ormai più di un anno dall’inizio della pandemia e del Lockdown, che hanno modificato radicalmente le nostre abitudini di vita e lavorative. Nella fase iniziale dell’emergenza, oltre sei milioni e mezzo di lavoratori italiani hanno infatti sperimentato una modalità di lavoro fino ad allora semi-sconosciuta: lo Smart Working.

Ad oggi ancora molte aziende utilizzano il lavoro da casa: per le realtà produttive che si sono attrezzate, non conta più dove si lavora ma solamente il modo in cui i propri dipendenti raggiungono gli obiettivi prefissati. Una volta ritornati alla normalità, visti i risultati soddisfacenti di questo ultimo anno, è molto probabile che non si tornerà più alle vecchie abitudini lavorative, continuando ad alternare il lavoro in ufficio con quello in Smart Working: già oggi molte aziende sfruttano il modello ibrido, consentendo ai propri dipendenti di lavorare da casa e in ufficio a giorni alterni sulla base delle proprie esigenze. 

Durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria lo Smart Working è stato adottato dal 97% delle grandi imprese, dal 94% delle pubbliche amministrazioni italiane e dal 58% delle PMI. Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano le nuove modalità di lavoro sono destinate a rimanere attive anche in futuro: quasi un terzo dei dipendenti italiani farà lavoro agile, con una media di 2,7 giorni di lavoro in remoto nelle grandi imprese e 1,4 giorni nella pubblica amministrazione.

Dalla ricerca condotta dal Politecnico di Milano risultano evidenti i numerosi benefici prodotti dallo smart working: primo tra tutti un netto miglioramento delle digital skills dei dipendenti, oltre ad aver accantonato i numerosi pregiudizi sul lavoro agile che erano presenti prima della pandemia; inoltre è stata registrata una forte riduzione degli spostamenti per recarsi al lavoro e quindi, di conseguenza, dei livelli di inquinamento ambientale.

Proprio per questo, le aziende italiane sono già al lavoro per progettare una nuova fase post-pandemia, sulla base delle nuove abitudini lavorative dei propri dipendenti: il 70% delle aziende aumenterà le giornate in cui sarà possibile lavorare da remoto, passando da un solo giorno alla settimana come accadeva prima della pandemia, a una media di 2,7 giornate in cui i dipendenti potranno lavorare fuori dall’ufficio.

L’introduzione dello Smart Working, da provvedimento di emergenza, si è rivelato una vera e propria opportunità per le tante aziende che sono riuscite a modificare il proprio metodo di lavoro: consapevoli dei benefit forniti dallo Smart Working, molte realtà hanno saputo cogliere gli aspetti positivi di questa emergenza arrivando anche ad un cambiamento culturale della tradizionale concezione del lavoro. Ad un anno di distanza, tutte le abitudini lavorative sono ormai state stravolte, ma molte aziende hanno saputo evolversi proprio grazie all’introduzione dello Smart Working: l’aumento della produttività e una gestione del tempo più autonoma sono sicuramente due degli aspetti più importanti che sono stati registrati e che hanno contribuito ad un cambiamento culturale nella concezione del lavoro da casa.

Inoltre la pandemia, e la relativa introduzione del lavoro a distanza, ha imposto una notevole accelerazione del processo di digitalizzazione: per lavorare da casa è diventato fondamentale disporre di una connessione Internet in fibra per evitare rallentamenti, interruzioni o disconnessioni durante le videocall. Le esigenze dei lavoratori si sono quindi modificate sulla base delle nuove modalità di lavoro: ora non basta più disporre della linea Adsl per usufruire dei servizi Internet di base, ma occorre avere una linea in fibra ottica in grado di garantire l’invio e la ricezione di file pesanti, un segnale costante e un’ottima velocità di navigazione. Come avevamo scritto all’interno di un altro articolo nella nostra sezione News, per far si che le persone lavorino in Smart Working è necessario quindi che dispongano di una buona connessione in grado di garantire una navigazione veloce, lo scambio di file pesanti, l’accesso alle piattaforme aziendali e alle videocall di lavoro. La soluzione ideale è una connessione in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home), che portando il cavo in fibra ottica fin dentro le case dei lavoratori consente di accedere ad Internet con velocità (fino a 1000 Mbps di download e 300 Mbps di upload), stabilità e affidabilità del segnale WiFi. Tutti aspetti diventati ormai fondamentali per poter lavorare in sicurezza e senza problemi direttamente dalla propria abitazione e senza doversi più recare in ufficio.

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